Sezione: SILP
20 marzo 2012
I Poliziotti e i Vigili del Fuoco scendono in piazza contro le scelte del Governo
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PENSIONI COMPARTO SICUREZZA-DIFESA E SOCCORSO PUBBLICO
Abbiamo constatato che il tema della previdenza riguardante i 500.000 Appartenenti alle Forze di Polizia, Forze
Armate e Vigili del Fuoco non rientra tra le questioni di maggiore interesse per il Governo. Tre mesi fa il Presidente
del Consiglio, nel presentare la manovra finanziaria ai Sindacati di Polizia ed agli organi di Rappresentanza militare
aveva dichiarato che avrebbe tutelato la specificità del Comparto. Adesso il Governo mostra di andare in direzione
opposta. Sulle pensioni intenderebbe determinare un peggioramento delle condizioni di accesso per gli Operatori del
Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico. Le Organizzazioni Sindacali SIAP-SILP/CGIL-COISP-ANFP della
Polizia di Stato, OSAPP-SINAPPE-FP CGIL della Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato e USPPI,
CONFSAL, SINDIR UGL dei Vigili del Fuoco denunciano la forte preoccupazione per una visione solo ragionieristica
che il Governo manifesta nell’affrontare la questione previdenziale che andrebbe, invece, analizzata con attenzione
e competenza e che riguarda centinaia di migliaia di Operatori della sicurezza che quotidianamente affrontano
armati, in situazioni complesse e rischiose, il controllo del territorio e dell'ordine pubblico, il controllo degli Istituti
penitenziari ed il servizio di soccorso pubblico.
Denunciamo, quindi, l’assoluta mancanza di sensibilità che il Governo dimostra nei confronti degli Appartenenti al
Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico, nonché la mancanza di consapevolezza da parte dello stesso circa i
rischi per gli Operatori di Polizia e soprattutto per i cittadini, derivanti da un ulteriore aumento dell’età media dei
Poliziotti, Militari e Vigili del Fuoco.
Rivendichiamo, con forza, l’avvio della previdenza complementare che gli Operatori del Comparto attendono ormai
da oltre 15 anni, oggi ancor più necessaria e indifferibile stante l’introduzione del sistema contributivo per tutti i
lavoratori.
Pur dinanzi alla disponibilità dimostrata soltanto in questi giorni dal Governo ad incontrare le Rappresentanze
Sindacali per un confronto sulle pensioni, frutto soprattutto delle nostre pressioni esercitate dichiarando lo stato
di mobilitazione, siamo oggi presenti davanti al Ministero del Lavoro, al Ministero dell'Economia e davanti a tutte le
Prefetture, per manifestare il dissenso della categoria contro decisioni che il Governo sembra voler adottare in
materia di pensioni anche a costo di provocare un pericoloso abbassamento dei livelli di sicurezza dei cittadini e
degli Operatori del Comparto Sicurezza-Difesa e Soccorso Pubblico.
Porteremo le nostre rivendicazioni in sede di confronto con il Governo, sostenendo con forza il riconoscimento della
nostra specificità, soprattutto su una materia come quella previdenziale, nella considerazione che le decisioni che
verranno prese, qualora sbagliate, avranno certamente ricadute negative sulla sicurezza dei cittadini.
19 marzo 2012