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Proposte sull’applicazione dell’Imu da parte dei Comuni vicentini
Nei prossimi giorni molti Comuni vicentini andranno ad approvare il Bilancio di Previsione 2012.
Sarà un’impresa ardua visti i vincoli imposti dal patto di stabilità e quelli derivanti dai pesanti tagli ai trasferimenti statali.
Solo per mancati trasferimenti, rispetto al 2010, stiamo parlando di circa 1 milione di euro in meno ad Arzignano, Montecchio Maggiore e Thiene; più di 2 a Bassano del Grappa e Schio; intorno ai 750.000 euro a Dueville e Lonigo; più di 6 milioni a Vicenza.
Questi tagli “diretti” si sommano, poi, a ulteriori drastici ridimensionamenti alla spesa statale/regionale in tema di non autosufficienza, assistenza, libri scolastici, scuole materne non statali, etc.
In questa situazione, anche a livello locale, il rischio di peggiorare ulteriormente le condizioni di lavoratori e pensionati e quello delle fasce più esposte e deboli della popolazione è ormai diventato purtroppo realtà.
Per questo abbiamo chiesto ai Comuni:
q uno sforzo per garantire, anche nel 2012, la stessa quantità di risorse per la spesa sociale;
- una applicazione estesa dello strumento dell’Isee al fine di definire gratuità o compartecipazione nella spesa;
- la definizione di protocolli sull’evasione fiscale con l’Agenzia delle entrate con l’impegno di destinare, in tutto o in parte, il maggior riscosso alla spesa per politiche sociali, istruzione e della casa;
- l’applicazione in maniera progressiva e per scaglioni di reddito dell’addizionale Irpef.
Per quanto riguarda l’Imu abbiamo elaborato le proposte allegate.
Come si potrà notare anche queste proposte sono collegate ad un concetto di equità.
Equità, per noi, significa contribuire in maniera differenziata e progressiva in base al proprio reddito e patrimonio.
Per questo. oltre che ribadire che sulla prima casa non si dovrebbe superare il limite dell’aliquota allo 0,4% (la possibilità per i Comuni è quella di arrivare sino ad uno 0,6%) proponiamo, sulle seconde abitazioni:
q l’aliquota minima dello 0,4% per le abitazioni affittate con il canone concordato;
q l’aliquota dello 0,4% per le abitazioni lasciate libere da anziani ricoverati presso strutture protette;
q aliquote agevolate per le seconde abitazioni utilizzate da parenti in linea retta di primo grado;
q l’aliquota massima dell’1,06% per le case sfitte.
Per le famiglie a basso reddito e/o condizioni sociali disagiate ed un’unica abitazione chiediamo venga costituito un fondo a carico del bilancio sociale per garantire l’aiuto economico per il pagamento dell’imposta.
Le proposte, con una lettera di accompagnamento, sono state spedite in data odierna a tutti i Sindaci della Provincia di Vicenza.
Vicenza, 26 Marzo 2012