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L’alta adesione, superiore all’80%, dei metalmeccanici Veneti allo sciopero indetto da FIM FIOM e UILM dice chiaramente che i lavoratori hanno raccolto l’appello alla mobilitazione e condiviso le proposte del sindacato a sostegno della trattativa per il rinnovo del CCNL.
Fin dalle prime ore del mattino operai, tecnici, impiegati, delegati RSU, hanno presidiato gli ingressi di tantissimi stabilimenti in tutte le provincie della regione per protestare contro l’intransigenza della Federmeccanica che di fatto ha finora impedito la positiva conclusione della trattativa per il rinnovo del CCNL.
Manifestazioni e presidi sotto le Confindustrie si sono tenute a Vicenza, Padova, Verona e Rovigo. Molto partecipato, duemila lavoratori, il corteo che ha sfilato per le vie di Vicenza, così come a Padova dove otre mille lavoratori hanno presidiato la sede degli industriali. Inoltre centinaia e centinaia di lavoratori hanno manifestato a Verona e Rovigo mentre altissima è stata la partecipazione allo sciopero e ai presidi davanti alle fabbriche a Venezia, Treviso e Belluno.
Con questa prima iniziativa di sciopero anche nel Veneto si è voluto rigettare al mittente le provocatorie proposte di Federmeccanica che vorrebbe limitare solo al 5% dei lavoratori della categoria gli aumenti salariali, mettere in discussione una parte dei permessi retribuiti, cancellare gli scatti di anzianità e avere sempre più mano libera sugli orari di lavoro.
Occorre far ripartire la trattativa, consolidando le proposte positive su welfare e formazione, ma facendo significativi passi in avanti su salario, orario e diritti dei lavoratori.
Segreterie FIM FIOM UILM del Veneto