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“LA CASA”: UN BENE PUBBLICO DA SALVAGUARDARE - Atto secondo - Con questo titolo il 4 Luglio, come Cgil Cisl Uil, inviammo una lettera aperta al Sindaco di Schio e al Consiglio di Amministrazione de “La Casa”.
Dopo gli incontri effettuati, prima con il Sindaco e l’Assessore ai Servizi Sociali di Schio il 20 Luglio, e poi con il Consiglio di Amministrazione dell’Ipab “La Casa” l’1 Agosto, siamo per ribadire questo concetto.
Sia il Consiglio di Amministrazione che il Comune di Schio hanno condiviso la proposta di istituire un tavolo di confronto con le Organizzazioni Sindacalicon l’obiettivo di rilanciare ed ampliare l’attività dei servizi della “Casa” offerti alla cittadinanza e costruire alleanze e “reti” in un ambito territoriale più vasto.
Siamo convinti che residenzialità per le persone anziane e disabili (auto e non autosufficienti), i servizi domiciliari, l’attività delle assistenti familiari, sono temi che obbligatoriamente devono avere una programmazione e una regia pubblica. Questa regia può avere successo solo se si attivano percorsi di condivisione e partecipazione con le forze sociali e le associazioni che rappresentano i cittadini e i loro bisogni
Bisogni, che sempre più trovano una risposta, solo per chi è in grado di soddisfarli economicamente!
“La Casa” di Schio è una di quelle strutture, che ieri, oggi e negli anni a venire, può diventare protagonista nella costruzione di alleanze in un territorio fertile e che ha sempre dimostrato attenzione nei confronti di chi “sta peggio”.
Nei prossimi giorni invieremo una bozza di protocollo al Comune di Schio e all’Ipab “La Casa” per dare gambe a queste idee.
Vedremo se alle parole seguiranno i fatti.