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Sezione: PRIMA PAGINA
10 febbraio 2017

Le 5 emergenze per Vicenza e il lavoro. Lettera del segretario generale Giampaolo Zanni al direttore del Giornale di Vicenza

Egregio Direttore,

a nome dell'organizzazione sindacale che rappresento le scrivo per rendere esplicito il pensiero della CGIL vicentina rispetto ad alcuni gravi problemi che pesano nella vita delle nostre comunità e che vanno affrontati con urgenza e determinazione.

 

Il primo si chiama Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Non è accettabile che non si individuino fino in fondo le responsabilità specifiche e collaterali, che non si ripari ai danni prodotti ai risparmiatori e che non si diano risposte alle altre "vittime" di questo scandaloso fallimento: i dipendenti delle due banche e gli attori economici di un territorio danne.

 

Il secondo si chiama emergenza PFAS. Le istituzioni devono in fretta mettere in sicurezza la salute delle decine di migliaia di persone residenti nei comuni coinvolti dall'inquinamento, costringere l'azienda indicata come responsabile a concorrere al risanamento dell'area e ad garantire una prospettiva ai propri dipendenti ed infine a guidare un ripensamento generale su un modello di sviluppo che oggi deve coniugarsi con l'ambiente e la salute.

 

Il terzo si chiama Pedemontana Veneta. Siamo davvero sicuri che si trattasse di un'opera indispensabile? Noi abbiamo insistito per un tracciato con confluenza con l'autostrada A31, salvaguardando così un pezzo di territorio provinciale dallo scempio che è stato fatto; e chiediamo che si esca dalla situazione di stallo attuale.

 

Il quarto si chiama "morti sul lavoro". L'aumento delle vittime innocenti sui luoghi di lavoro nella nostra provincia ci chiama tutti in causa e ci dice che non facciamo abbastanza, a scapito della vita delle persone, il bene più prezioso che abbiamo, e dei costi sociali di queste tragedie che non dobbiamo considerare "fatalità". 

 

L'ultimo problema si chiama disoccupazione e lavoro precario. Troppe persone soffrono perchè perdono il lavoro e non riescono a rioccuparsi, ed è inaccettabile costringere i nostri giovani ad emigrare all'estero per trovare un lavoro consono ai loro studi oppure costringendoli di fatto a guadagnarsi qualcosa accettando di lavorare retribuiti con i "buoni lavoro" (Vouchers), che ormai hanno sostituito normali contratti di assunzione oppure mascherano lavoro irregolare. 

 

 

    Distinti saluti 

 

                                                                                                             Giampaolo Zanni

 

                                                                                               Segretario Generale CGIL Vicenza

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