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Con l’assemblea della Cgil di Vicenza e provincia, presenti oltre 200 delegati, parte anche nella nostra provincia la campagna verso i due referendum popolari per il lavoro 2017. “Libera il lavoro, con 2 sì tutta un’altra Italia”, questo lo slogan che porterà al voto referendario previsto in primavera estate del 2017 sui quesiti proposti dalla Cgil e ammessi dalla Corte Costituzionale.
Il primo quesito riguarda i voucher: per la Cgil la situazione deve cambiare “perché questo strumento pensato per far emergere il lavoro nero è diventato veicolo di lavoro nero”: così ha denunciato il segretario generale della Cgil di Vicenza, Giampaolo Zanni.
L’altro quesito riguarda invece gli appalti: la Cgil vuole che i posti di lavoro dei lavoratori interessati al cambio di appalto siano garantiti.
“Non ci può essere sviluppo con tanta precarietà”, hanno detto oggi in sintesi dal palco il segretario generale di Vicenza Giampaolo Zanni e il segretario nazionale Vincenzo Colla, “perché tutto ciò produce lavoro senza dignità, e va assolutamente messo mano al diritto del lavoro per dare vita ad un altro Paese, non al paese dei precari e dei giovani che per lavorare emigrano! E’ una questione di civiltà”.
La Cgil chiede a gran voce al Governo di stabilire una data per il referendum e nel frattempo in Parlamento è arrivata la legge di iniziativa popolare (per la quale il sindacato ha raccolto le firme in autunno) per rivedere tutta la materia del diritto del lavoro voluta proprio dalla Cgil stessa.
Insomma tra maggio e giugno dovremmo andare a votare per abrogare i voucher e per la responsabilità solidale negli appalti. “Il governo deve dare la data, se scherza con la democrazia di pensare di dare la data all’ultimo e di accorciare i tempi della campagna elettorale fa un’operazione di cesura con la partecipazione democratica. Questo Paese deve tornare a sapere come si crea lavoro, come e fatta l’impresa e cosa sta succedendo dentro all’impresa!” Questa la sottolineatura del segretario nazionale Colla.
Importanti le due testimonianze che dei due lavoratori degli appalti nelle cooperative della movimentazione merci che sono saliti sul palco a raccontare la loro storia: un iter il loro per riconquistare dignità e salario e stabilità sul posto di lavoro.