Sezione: AMBIENTE e TERRITORIO
16 novembre 2007
EMERGENZA CASA (CGIL E SUNIA) - FALASCA (CGIL -TERRITORIO): "LA CASA DEVE TORNARE AL PRIMO POSTO DELL'AGENDA POLITICA!"
File/s allegati all'articolo:
"La casa: una risorsa per lo sviluppo, una risposta all'emergenza sociale": impegnativo il tema trattato stamane da rappresentanti locali e nazionali della CGIL e del Sunia con il supporto di varie testimonianze da parte di istituzioni amministrative e sociali. 3 ore e mezza di fitta discussione, in cui sono stati fatti emergere sia i problemi più urgenti sia si è tentato di profilare le soluzioni a breve termine come le strategie a lungo respiro. L'esordio del segretario provinciale del Sunia, Fulvio Rebesani non lascia adito a troppi ottimismi: "La situazione è nera: in provincia di Vicenza le case di proprietà sono oltre l'80% del totale e solo una minima percentuale degli affitti viene gestita con i canoni concordati"; secondo Rebesani sono necessarie sia delle misure forti da parte del Governo sia, dove non può arrivare la politica, la riscoperta del valore della solidarietà. Ne sa qualcosa il Sindaco di Arzignano, Stefano Fracasso, che deve gestire una popolazione composta per il 18% da cittadini immigrati: nelle residenze popolari avvengono, di fatto, scontri culturali durissimi; per risolverli è necessaria anche una gestione degli spazi finalizzata all'integrazione dei residenti stranieri.
Daniele Barbieri, segretario nazionale del Sunia, lascia aperti molti probelmi: "Il Governo con l'ultima finanziaria ha intrapreso la strada giusta - sottolinea Barbieri - ma i provvedimenti devono essere di ampio respiro e soprattutto tener conto dei mutamenti sociali".
"Il problema casa deve tornare al primo posto dell'agenda politica - ha affermato Claudio Falasca, responsabile territorio della Cgil nazionale - perché le politiche abitative in Italia sono state fino a dieci anni fa uno dei pilastri del welfare!"
"Anche oggi è emerso in modo chiaro il quadro dei bisogni - ha proseguito Falasca, che ha concluso il convegno - Si tratta di esigenze sociali a cui dare risposte. Tra queste vi è il rapporto tra il costo casa e salari: stiamo chiedendo interventi sul fisco in modo che l'incidenza casa gravi meno sugli stipendi e sulle pensioni".
"Ma oltre al problema anziani, - prosegue il responsabile nazionale della Cgil Territorio - vi è quello degli studenti che sono tartassati da canoni d'affitto enormi e il problema immigrati. In quest'ultimo caso sono necessarie politiche mirate a favore dell'integrazione e del rispetto della loro identità".
"Infine vi è il problema della mobilità dei lavoratori - conclude Falasca - e cioè un lavoratore che è costretto a spostarsi per lavoro ha diritto di trovare un'abitazione ad un costo accessibile".
Il responsabile nazionale Cgil Territorio ha parlato di "bolla del mattone", di politiche per la casa che vanno riviste, di necessità di equilibrare il rapporto abitazioni di proprietà e abitazioni in affitto. Insomma di problemi di mercato per far rientrare i costi degli affitti in cifre ragionevoli.
"E' necessario controllare che il milione di appartamenti di prossima costruzione in tutto il Paese - ha concluso Falasca - vengano regolamentati da precise norme di tutela per gli affitti sociali".
Il convegno è stato introdotto da Danilo Andriollo, segretario della Cgil vicentina che ha spiegato la finalità dell'organizzazione. "Noi vogliamo riportare al centro dell'attenzione della società vicentina e delle istituzioni locali - ha affermato - questo tema che in genere a Vicenza è trascurato e che invece viene vissuto da una parte della nostra popolazione in modo drammatico. Si tratta dell'inizio di un lavoro sui temi abitativi che continua il nostro impegno sui temi del territorio".