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Sezione: DONNE
23 giugno 2008

NO AI LICENZIAMENTI MASCHERATI DA DIMISSIONI - APPELLO CGIL PER IL MANTENIMENTO DEI FONDI ANTIVIOLENZA

Appello a difesa della legge 188/2007 contro i licenziamenti mascherati da dimissioni - Appello affinchè i Fondi per i Centri Antiviolenza vengano mantenuti - a cura del Coordinamento donne CGIL Vicenza

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La legge 188 del 17 ottobre 2007 è una legge contro l'abuso di potere compiuto spesso nei confronti di giovani lavoratrici e lavoratori al momento dell'assunzione. È allora che capita che venga loro richiesto di firmare una lettere di dimissioni in bianco, cioè senza data. La data verrà messa successivamente, quando quella ragazza sarà incinta, o quel ragazzo avrà avuto un infortunio o una lunga malattia. Che questa pratica sia diffusa è confermato dai dati della Acli, dell'Isfol e da quelli degli uffici vertenze del sindacato. Dai dati emerge anche la conferma che le più colpite sono le donne in gravidanza.
La legge approvata nell'ottobre del 2007 ha una funzione preventiva. Le dimissioni volontarie devono essere date soltanto su moduli numerati progressivamente che avendo una scadenza non possono essere compilati prima del loro utilizzo. Si tratta di una legge semplice ed efficace, priva di costi che ha avuto il voto favorevole di tutto il Parlamento.
Confindustria all'epoca non era d'accordo, con le stesse motivazioni che oggi ripete in Ministro Sacconi che già allora in Senato provò a bloccarla. Ora sta per farcela: è sua intenzione infatti giungere alla semplice cancellazione della norma.

Va verso lo svuotamento anche il Fondo istituito dalla Finanziaria 2008 con 20 milioni di euro per il sostegno alle vittime e la prevenzione della violenza sulle donne. Le risorse sono convogliate al taglio dell'ICI.

I numeri dicono che in Italia ci sono 14 milioni di donne vittime di violenza di cui ben 3 milioni tra le mura domestiche, drammi vissuti nel silenzio e nell'indifferenza. Una risposta, un segnale di aiuto e di una possibile via di fuga, era arrivato in questo anni soprattutto dai Centri anti violenza. Che ora restano senza fondi.

Come Coordinamento donne lanciamo un appello per un ripensamento da parte dei Ministri del welfare e delle Pari opportunità e a tutte le donne del sindacato, della politica, dell'informazione perché ci si mobiliti contro gli abusi di potere, per la dignità del lavoro, per la libertà delle donne.
Per sottoscrivere l'appello nazionale si può firmare a questo indirizzo:
[email protected]


Coordinamento donne CGIL Vicenza

Vicenza, 23 giugno 2008

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